domenica 6 marzo 2011

"Notturno Sogno" di Marco Furia


Spolpata sintassi, ma non disossata, quella di Marco Furia in “Notturno Sogno”,  poesia inedita del 2011, in cui non è ipotesi quanto della coscienza desta il sogno condivida. Per quanto siano frammentati, gli aspetti schivi e incerti, vaghi e vividi vengono tratteggiati tutti come materiali equivalenti, dell’uno come dell’altro stato, poiché, nelle parole del poeta,  si tratta sempre, al fine, di rappresentazione. Sfilano dinanzi ai nostri occhi immagini del sogno e della veglia, pur se delineate in astratto, richiamate solo da aggettivi oseremmo dire simbolici, perché la soglia che li divide è inesistente: non sono che materiali della mente. Non è che una trascolorazione, un medesimo riflesso, un comune deposito della memoria, divengono tutte “sfingei stili” a cui persino il corpo si assoggetta. Questa sonorissima e stringata impalcatura, priva di verbo, è un tour de force degno di un lussureggiante sogno.

   
Notturno sogno
immagine fugace
enigmatica, desti
frammentati
effimeri tratteggi
sobri, illesi
ambigui, schivi aspetti
incerto, vago
pur vivido riflesso
repentina
sì dinamica sagoma
poi buia
nulla, onirica foggia
silenziosa
a memoria sottratta
sciolta frase
labile impronta, già
cenni, colori
non inerti figure
assurde, pigre
ma alacri, dissolte
trame appena
apparse, subitanei
fluidi echi
iconici rimandi
sfingei stili
fisionomie, discorde
integro zelo
di dormiente pupilla,
non ignava.

                                                                                

MARCO FURIA (1952), poeta.
Tra i suoi libri: Effemeride (1984), Efelidi (1989), Bouquet (1992),
Forma di vita (1998), Menzioni (2002), Impressi stili (2005), Pentagrammi, con
sette grafiche-collages di Bruno Conte (2009).
Sue poesie sono apparse su svariati periodici e antologie.
Svolge intensa attività critica.
Sue poesie visive eseguite al computer sono apparse sui siti www.tellusfolio.it e www.anteremedizioni.it, altre sono state inserite in rassegne internazionali.
Per alcuni suoi versi hanno composto partiture i musicisti Francesco Bellomi e Roberto Gianotti.
Silente meraviglia, plaquette con pensiero visivo di Bruno Conte, è stata pubblicata nel 2009.
E' redattore della rivista Anterem.


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