mercoledì 27 marzo 2013

Aldo Chaparro alla galleria Spazio Nuovo, Roma


dal 23 marzo al 4 maggio 2013 in via d’Ascanio, 20, Roma


La Galleria Spazio Nuovo presenta la prima esposizione personale in Italia dedicata ad Aldo Chaparro, a cura di Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouríz, col patrocinio dell’Ambasciata del Messico. La mostra propone un originale percorso tra neon, installazioni site specific, sculture free standing e murali, che contribuiscono a creare uno spazio inedito per l’esplorazione dell’idea scultorea in un gioco irripetibile tra materiali originali - come l’acciaio inossidabile piegato dall’artista stesso con la forza del suo corpo - e la ricerca di colori di una accentuata modernità.

Le opere di Aldo Chaparro partecipano a un cosciente e dettagliato gioco dell’arte. L’artista seleziona, cita e rimescola i pilastri dell’arte contemporanea in una scrupolosa pratica che tende a decontestualizzare le opere dal loro ambito originale. Il suo è un passo ulteriore rispetto agli artisti che hanno utilizzato l’elemento della citazione come tematica ricorrente. Appropriarsi di un’opera altrui solitamente significa attribuire a essa un ruolo di autorità nell’ambito del proprio lavoro con l’intento di raggiungere esiti contigui all’originale oppure con il fine di innalzare il gesto stesso della citazione a opera d’arte. Chaparro, tuttavia, fa di questi due stadi solo il punto di partenza della sua opera. Non si ferma alla meccanica e semplice rielaborazione, ma esplora invece tutte le possibilità che l’originale non è riuscito a soddisfare fino a rompere con la tradizione prescelta, come nel caso degli splendidi lavori in acciaio. In campo scultoreo, dunque, rinuncia al minimalismo di Judd e rovescia la precisione formale di Kapoor, mantiene tuttavia l’elemento di connotazione spaziale del primo e approfondisce la ricerca formale e coloristica del secondo: la scultura caratterizza lo spazio e lo ordina/disordina con la sua presenza. L’acciaio perde il suo rigore formale e, ricoperto dal colore, diventa quasi un elemento fragile, una cristallizzazione dell’attimo irripetibile in cui è stato modificato.

                                           Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouríz

Aldo Chaparro è nato in Perù, nel 1965, ma vive e lavora da 20 anni in Messico. Tra le sue mostre personali:  Sé que te mueres por mí; Galleria Lucía de la Puente (Lima); Hip ahora, mañana who knows, Galleria Casado Santapau (Madrid); Oh Sweet Nuthin’, Galleria OMR (Città del Messico); Solo Project Art Dubai, Madinat Jumeirah Arena (Dubai); Solo Project Pinta Art Fair (Londra); Two Black Monoliths, Museo Experimental El Eco (Città del Messico). Alcune delle sue opere sono presenti nelle più prestigiose collezioni di arte latinoamericana, tra le quali la Fundación/Colección Jumex e la Colección Coppel (Messico).

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