mercoledì 14 ottobre 2015

Paolo Di Capua a Photissima Art Fair Venezia 2015



Le opere di Paolo Di Capua offrono una risposta alla questione del fare. L’artista utilizza delle forme ed il loro potenziale comunicativo per ripiegarle su una dimensione a suo avviso molto più essenziale: la loro natura di atti, di comportamenti, di exempla. È un pò come dire che l’artista sostiene che il problema basilare per l’arte è appropriarsi di una forma, che è anche il nucleo da cui si origina un’immagine, e trasformarla in un atto: la forma perfetta di un comportamento, l’immagine di una moralità. Le sue opere si presentano quasi come atti grezzi, non lavorati, anche quando la loro realizzazione ha richiesto dosaggio di mezzi e soprattutto lunga elaborazione. È il caso di Crescita di piante notturne (2001-2003) che ha richiesto un lungo lavoro di preparazione per riunire in un’unica arena, più che una foresta, un orto botanico di “possibili-impossibili piante di ogni e vario tipo”.  L’autore sembra piuttosto interessato alla fluidità, al mutare sia dei significati di ogni singola opera a seconda di cosa sta loro accanto e di dove sono, sia dello sguardo dei suoi osservatori. Esempio chiaro e lampante Crescita di piante notturne: la sua moltitudine di steli, virtualmente infinita, altera quasi completamente la leggibilità dei motivi, che quasi scompaiono nel reciproco accostamento e frastuono: si trasformano non appena si crede di averli identificati e forse riconosciuti, lasciando un'idea molto concreta di equilibri e confini vaghi. Soprattutto di una infinita moltitudine di diversità nell’identità.  L’insieme produce una spazialità assai sofisticata ed altrettanto complessa generata dalla difficoltà, o impossibilità, per lo spettatore di assumere un punto di vista definitivo rispetto sia alla posizione di quanto riesce a vedere sia alla propria personale posizione. Qui, come in numerosi progetti antecedenti, la distinzione tra ciò che è e ciò che potrebbe essere - o mai sarà, se non simbolicamente -, tra astrazione e immaginario trova il suo senso più compiuto.

                                                                                                Mario de Candia



PHOTISSIMA ART FAIR VENEZIA 2015, “This is Contemporary Art”

Archivio di Stato, Chiostro dei Frari - Campo dei Frari, San Polo,
3002 – 30125 Venezia, dal 18 settembre al 30 ottobre

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