sabato 26 marzo 2016

Ugo Nespolo e Gio Ferri in Testuale n.57


concordie spastiche smisurate dibattute forzute e spasmodiche carneali viscerali e astrali innumerano volatili carnasciali smascherano tragèdi in càrmina gaudenti l'ossessive disossate prorompenti proposte frantumali immanenti suadenti musiche impùdiche disdicono e deridono sbeffanti ipocrite scarminate prèfiche contabili danni e pròctiti seculi seculorum sforzate sfortune erratiche ere primordiche e distoriche distonici precipitano astri e strologhi e maghi numerici prorompono inimmagini burle magiche e crudelissime intrattenute prolificano in galassie sferzano sforano nature disumane quanto umanistiche e disseccano pasture
eppur anche quandanche si proiettino e si sproloquino indi indefinibili destini sorti distorte incorporali e contorte le sparse spore cantano volatili e ricontano pronubi matricali connubi rinascenze gèrmini miracole iniziatiche ripartite ai termini le metamorfiche metaforiche metaillogiche forme gioiscono e presto s'apprestano danze e novelle istanze in vibratili dinamiche d'arie stanze
                                                                       Gio Ferri


Nespolo e Ferri si danno guerra a colpi di segni
Uno straordinario caso di mimesi, di dialogo in cui ciascun avversario, metamorficamente, assume le forme e le posizioni dell'altro, sorta di adescamento per segni, trappola soltanto paventata, con suadenti richiami subito smascherati e rovesci imprendibili che riaprono la partita: ecco che cosa si tesse tra le pagine della querelle tutta segnica tra i due maestri: Ugo Nespolo e Gio Ferri. Il primo, che con perizia dissemina di virgole, vuoti e pieni, curve e nastri la pagina di sinistra, snodando sequenze in punta di pennello come un narratore; il secondo che finge di rispondergli, di seguirlo, mentre in realtà dissemina ben altri sentieri con significanti tipografici che veicolano il senso come farebbe un tratteggio virulento e a tratti puntuto.
Se vogliamo dirla apertamente, parrebbe che le ben note e sacrosante paratie fra generi, qui, traballino un bel po'! Quando a giocare si trovino due personalità divertite e divertenti, libere e canzonatorie, rotte a tutte le tesi critiche e che, in barba a ogni imposizione di correttezza, reinventano ogni volta la propria espressione, allora val la pena d’assumere il ruolo di spettatore!
Qui, però, non sposiamo la tesi dell'abbattimento delle sponde fra generi, non solo perché questa è la nostra opinione, ma anche perché il gioco è serissimo: condotto come se ne andasse della propria vita. Merita la più profonda attenzione!
                                                                                                     Rosa Pierno


È uscito
TESTUALE 57 / 2016
Critica della poesia contemporanea
Periodico fondato nel 1983 da
Gio Ferri    Gilberto Finzi    Giuliano Gramigna

Direzione
Gio Ferri    Rosa Pierno

Autori

UGO NESPOLO
GIO FERRI

La rivista è leggibile e scaricabile anche in forma di libro sfogliabile
in internet al sito TESTUALECRITICA it

Per informazioni rivolgersi a


Redazione: c.p.32 / 28040 LESA (NO)

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